La sicurezza informatica non è più un’opzione, neppure per le PMI. Dal backup in cloud ai servizi gestiti, dalla formazione all’automazione della risposta agli incidenti: ecco come difendere dati e sistemi in modo efficace, intelligente ed economicamente sostenibile.
di Mauro Zini, Business Partner AGM Solutions
La cybersecurity non è più un lusso riservato solo alle grandi aziende. Anche le piccole e medie imprese, pur con risorse limitate, possono e devono difendersi efficacemente dalle minacce informatiche. La buona notizia? Non serve un investimento milionario per accedere a soluzioni di sicurezza intelligenti, scalabili e spesso anche automatizzate.
Partiamo alla scoperta di queste soluzioni con una riflessione che nasce dai dati raccolti nell’ultima ricerca dell’Osservatorio Cybersecurity del Politecnico di Milano, secondo cui solo il 27% delle PMI italiane ha un budget strutturato per la sicurezza informatica, mentre il 61% sta adottando almeno una misura proattiva per migliorare la propria postura di sicurezza. In questi dati si può quindi leggere un segnale importante: proteggersi è possibile anche con budget ridotti, a patto di definire le corrette priorità.
Ecco una guida pratica alle soluzioni che in AGM Solutions consideriamo le “best practice” del fare cybersecurity.
LA SICUREZZA SENZA HARDWARE E IN ABBONAMENTO
Se non si dispone di un team IT interno, è comunque possibile garantire la necessaria protezione e la conformità normativa affidandosi a provider esterni che offrono servizi di Managed Detection & Response (MDR) o di Endpoint Detection & Response (EDR).
Il vantaggio di queste soluzioni? Non richiedono hardware dedicato e offrono protezione in tempo reale e massima adattabilità alle esigenze aziendali.
Un’alternativa altrettanto valida, e complementare alla precedente, sono i servizi di tipo SOC (Security Operation Center) e SIEM (Security Information and Event Management) erogati in modalità as a service, con un canone mensile basato su utenti o log analizzati, che assicurano una sicurezza di livello enterprise senza richiedere oneri gravosi in infrastruttura e senza la necessità di personale interno dedicato.
Cosa offrono?
- Monitoraggio in tempo reale h24, 7 giorni su 7
- Analisi avanzata dei log e rilevamento comportamentale delle minacce
- Identificazione di attacchi APT e ransomware
- Threat Intelligence e rilevamento avanzato delle attività sospette in base ai modelli comportamentali
- Automazione e risposta rapida agli incidenti (SOAR) e flussi di lavoro predefiniti per risolvere le minacce più comuni
- Reportistica per verificare la conformità alle normative (GDPR e NIST)
- Scalabilità e integrazione con le principali piattaforme cloud (Microsoft Azure, AWS, Google Cloud)
BACKUP E TESTING AUTOMATICI PER COMBATTERE I RANSOMWARE
I ransomware sono tra le minacce più temute e percepite come pericolose dalle aziende, e con ragione. Questo tipo di attacco informatico, che cripta i dati aziendali per renderli inaccessibili fino al pagamento di un riscatto (con la promessa, non sempre mantenuta, di fornire una chiave di decrittazione) è infatti tra i più devastanti per gli effetti immediati e per le conseguenze a lungo termine che può generare. Sempre secondo l’Osservatorio Cybersecurity 2024 del Politecnico, il 45% delle PMI italiane dichiara che un attacco di questo tipo avrebbe un impatto critico o molto critico sul proprio business.
Anche in questo caso, però, si può erigere una difesa efficace senza investimenti proibitivi. Come? Automatizzando su base giornaliera i backup in cloud dei dati critici e degli account residenti in ambienti come Microsoft 365 o Google Workspace e consentendo di ripristinare rapidamente l’operatività in caso di attacco.
I vantaggi che caratterizzano questa buona pratica? Nessuna gestione manuale del processo, protezione dei dati aziendali e delle comunicazioni interne e costi contenuti e facilmente scalabili.
L’altra faccia della stessa medaglia sono i “penetration test”: quelli tradizionali eseguiti da team di esperti analizzano manualmente ogni possibile vulnerabilità del sistema e si confermano strumenti preziosi per valutare la resilienza di un’infrastruttura IT. Tuttavia, per molte imprese, e quelle di piccole dimensioni in particolare, il costo e la complessità di gestione di queste attività rappresentano un ostacolo significativo.
Non sempre le piccole imprese possono permettersi “penetration test” su misura ma anche in questo caso il problema è superabile grazie a servizi in abbonamento.
La risposta a questa esigenza? Risiede in soluzioni fruibili in abbonamento che eseguono in modo automatico simulazioni di attacchi reali per verificare la resilienza dei sistemi e che rendono questo processo accessibile anche alle realtà con risorse limitate. Parliamo nello specifico di piattaforme che testano in modalità continua sistemi, applicazioni e configurazioni di rete, senza dover coinvolgere ogni volta un team di persone e facilitando la prioritizzazione delle azioni correttive.
AGGIORNAMENTI E 2FA: DIFESE SEMPLICI MA EFFICACI
Spesso, alcune delle misure di sicurezza che si rilevano più efficaci sono anche le meno costose. Mantenere i sistemi aggiornati con patch regolari, per esempio, è una di queste.
Spesso trascurati perché invisibili, gli aggiornamenti software sono in realtà misure di protezione utilissime e a costo quasi nullo. Ogni sistema operativo, software applicativo o piattaforma cloud contiene inevitabilmente delle vulnerabilità e i cybercriminali spesso riescono a sfruttare queste falle proprio perché restano aperte per mesi, se non anni.
Aggiornare regolarmente i sistemi significa chiudere la porta prima che venga forzata. I vendor rilasciano patch di sicurezza proprio per correggere le falle note, e ignorarle significa esporsi inutilmente a exploit già documentati.
Abilitare gli aggiornamenti automatici su Windows, Linux, macOS e sui principali software aziendali è una misura di difesa passiva, fra le più semplici da implementare ma estremamente efficace. E lo confermano diversi report, secondo i quali una percentuale significativa degli attacchi andati a segno (oltre il 60% in alcuni casi) ha sfruttato vulnerabilità per cui esisteva già una patch, semplicemente non ancora applicata.
In altre parole, aggiornare è gratuito e automatico, richiede solo un minimo di supervisione IT e nessun costo diretto aggiuntivo per licenze o hardware ma troppo spesso questa operazione viene sottovalutata o rimandata per “mancanza di tempo”. Eppure, può salvare l’azienda da danni che costerebbero migliaia e migliaia di euro e ridurre drasticamente il rischio di infezioni da attacchi “zero-click”.
Diversa nella sostanza ma simile nel principio è l’autenticazione a due fattori: se abilitata su tutti gli account critici (come email, VPN e cloud) può evitare la maggior parte degli attacchi basati su vulnerabilità note o il furto di credenziali. Anche in questo caso parliamo di una pratica semplice ma troppo spesso trascurata: secondo l’Osservatorio del Politecnico, oltre il 40% delle PMI che ha subito un attacco informatico nel 2024 non aveva la l’autenticazione a due fattori attiva.
IL PRIMO FIREWALL SONO LE PERSONE FORMATE
La formazione degli addetti aziendali è la prima linea di difesa. Gli attacchi di phishing o le vulnerabilità basate su errore umano sono costantemente in (netto) aumento e costituiscono la maggior parte degli incidenti complessivi. È doveroso, quindi, ricordare che bastano pochi accorgimenti per ridurre il rischio e che i corsi di “security awareness” rappresentano per l’azienda un investimento minimo ma con un impatto massimo sul livello di protezione del proprio patrimonio informativo.
Cosa crediamo sia importante insegnare ai propri team:
- Come riconoscere e-mail sospette o fraudolente
- Come creare password robuste e sicure
- Come evitare di scaricare file da fonti sconosciute
La protezione informatica non è più un tema da rimandare né una questione solo per le grandi e medie aziende. Soluzioni in cloud, servizi gestiti e l’adozione di misure preventive di base come gli aggiornamenti automatici, il backup e la formazione del personale sono gli strumenti che anche un’azienda con budget di spesa limitato può mettere in campo per costruire una difesa solida ed efficace.
Inutile (forse) aggiungere, per concludere, che AGM Solutions è al fianco di tutte le imprese che vogliono proteggere il proprio business con un approccio pragmatico, flessibile e sostenibile alla cybersecurity. Proteggere i dati non è mai stato così accessibile come oggi, basta scegliere il partner giusto.