Intelligenza artificiale: preoccupazione o opportunità?
nicoletta.patruno2023-03-21T09:32:45+01:00Sembra passato poco tempo dall’introduzione dell’Intelligenza Artificiale (IA) nella nostra vita, eppure appartiene già alla nostra quotidianità. La usiamo, ne parliamo e ascoltiamo ogni giorno notizie sui suoi progressi. Ma di cosa si tratta?
Oggi proveremo a mettere ordine su tutte le informazioni, cercando di rispondere alle domande e ai dubbi più comuni.
Alcuni cenni storici
Partiamo da una prima analisi del termine “intelligenza artificiale”, che cos’è quindi l’ “intelligenza”?
Secondo la definizione data dal dizionario Treccani è: “Complesso di facoltà psichiche e mentali che consentono all’uomo di pensare, comprendere o spiegare i fatti o le azioni, elaborare modelli astratti della realtà, intendere e farsi intendere dagli altri, giudicare, e lo rendono insieme capace di adattarsi a situazioni nuove e di modificare la situazione stessa quando questa presenta ostacoli all’adattamento (…)”.
Fu negli anni ’50 che si ebbe un primo accenno di Intelligenza Artificiale, quando Alan Turing scrisse un articolo intitolato “Computing machinery and intelligence”, nel quale parlava del famoso esperimento diventato noto come “Test di Turing”, dove sosteneva che una macchina poteva essere considerata intelligente solo se il suo comportamento era in grado di apparire indistinguibile da quello dell’uomo.
Ma solo nel 1955 nacque il primo sistema di Intelligenza Artificiale, Logic Theorist, ideato da Allen Newell, Herbert A. Simon e J. Clifford Shaw. Ma quello che viene tutt’oggi riconosciuto come l’anno di nascita dell’Intelligenza Artificiale è il 1956.
In quell’anno si tenne la conferenza del Dartmouth College, nella quale fra i 20 partecipanti, Allen Newell e Herbert Simon presentarono la Logic Theorist.
L’Intelligenza Artificiale oggi
Da allora la tecnologia ha continuato ad avanzare senza sosta, e sono stati fatti passi da gigante.
L’informatica infatti è un settore in continua evoluzione e che comprende, fra le altre cose, anche l’Intelligenza Artificiale. Oggi l’IA è in grado di fare cose sorprendenti, come ad esempio, l’elaborazione di decisioni, parole ed immagini.
L’Intelligenza Artificiale è già largamente presente nella nostra quotidianità. Sì, perché, molte applicazioni ne fanno ormai uso. Un esempio sono i motori di ricerca che la sfruttano, per proporre agli utenti i contenuti più in linea con i loro interessi. Promette infatti di diventare uno strumento chiave per le aziende e per il digital marketing. Oppure avete presente i sottotitoli automatici generati dai video? Anche in quel caso si tratta di intelligenza artificiale. Anche Tik Tok, una delle piattaforme social più in voga fra i giovanissimi, è basato su un algoritmo di intelligenza artificiale per proporre agli utenti i video più in linea con i loro interessi.
È ormai presente davvero in ogni campo, e una delle più diffuse e utilizzate è sicuramente ChatGPT. Questa particolare IA non solo è in grado di dare risposte concrete alle domande che vengono poste, ma si stanno studiando nuovi funzionamenti che andranno in aiuto del customer services. Sarà capace di interpretare, ad esempio, il tono di voce dell’interlocutore e affrontare le eventuali perplessità con domande e risposte mirate.
Nonostante le sue sorprendenti abilità (e grandi promesse), l’Intelligenza Artificiale di oggi si limita a riprodurre gli atteggiamenti umani, ma non è ancora in grado di sviluppare capacità in autonomia, come ad esempio, il pensiero.
L’Intelligenza Artificiale e Cybersecurity
Con l’aumento di attacchi informatici in fatto di numeri e dannosità, l’Intelligenza Artificiale può però diventare davvero una grande alleata.
Ad oggi è già in grado di rilevare anomalie nel comportamento degli utenti e di bloccare azioni non autorizzate. Tutto questo è possibile tramite un’analisi comportamentale. Prendiamo come esempio la velocità di digitazione sulla tastiera, l’IA in questo caso sarà in grado di valutare se si tratta di un’azione compiuta da un essere umano o meno.
Diventa facile intuire quanto questi strumenti possano diventare utili nella lotta contro la criminalità informatica, vista la loro rapidità ed efficacia nell’individuare velocemente possibili attività dannose. Fra le cose più sorprendenti c’è la capacità di individuare e contrastare malware, ancor prima che questi entrino nel sistema, grazie ad un’analisi degli endpoint, costante, rapida ed efficace.
Le preoccupazioni
Questa tecnologia continua ad evolversi, giorno dopo giorno, promettendo di migliorare molti ambiti della nostra vita. Ma sarà realmente così?
Impossibile è non farsi domande sulla questione Privacy, dove ancora non è chiaro in che modo questa venga tutelata, o di chi sarà la responsabilità in caso di problemi.
Un altro problema che spesso viene sollevato è la grossa perdita dei posti di lavoro, causata dagli automatismi dell’Intelligenza Artificiale. Dall’altra parte, però, c’è la promessa di crearne molti altri. Ma il problema non scompare, visto che comunque molte persone non avranno le competenze per poter accedere a queste nuove posizioni.
Insomma, Intelligenza Artificiale porta tanta preoccupazione ma promette di portare anche tanti vantaggi e nuove opportunità. E tu cosa ne pensi?
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